La Ciclovia del Cammino Minerarario di Santa Barbara è un percorso ad anello di circa 500km tra mare, montagne e minieire nel Sulcis- Iglesiente, regione che si estende nel sud-ovest della Sardegna. Un viaggio affascinante, perfetto fuori stagione!

Si tratta di un itinerario storico, culturale e religioso nato diversi anni fa per essere percorso a piedi, che però nel 2024 è stato adattato anche per le due ruote. Un anello di circa 500km con 5.200m D+ con partenza e arrivo da Iglesias, che sul sito ufficiale viene proposto in 9 tappe, con la possibilità anche di molte varianti. Si pedala lungo antichi cammini minerari nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, incontrando numerose testimonianze della millenaria epopea mineraria della Sardegna. Presenza costante anche le chiese dedicate al culto di Santa Barbara, la patrona dei minatori.

Noi abbiamo percorso 4 tappe della Ciclovia a fine Settembre: questo ci ha permesso di goderci anche lo splendido mare della Sardegna, ma senza la confusione e il caldo estivi. Le altre tappe le avevamo percorse in parte anni fa quando la Ciclovia era in fase embrionale. Consigliamo di pedalare con bici gravel o MTB, perchè alcuni tratti sono belli “croccanti”.

Più sotto trovate la descrizione dettagliata delle tappe e alcuni consigli di viaggio. Prima di partire ricordate di richiedere la credenziale alla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, su cui apporre i timbri ad ogni tappa. Costa 5€ e ve la spediscono a casa.

COME ARRIVARE

Dall’Aeroporto Elmas di Cagliari ci sono treni diretti che vi porteranno a Iglesias in meno di un’ora.

TAPPA 1: IGLESIAS/FLUMINIMAGGIORE – 64km/1.040m D+

Sa arrivate a Iglesias presto, valutate la possibilità di partire subito e accorciare la tappa, fermandovi a dormire a Nebida (dopo 20km circa). Qui è molto bella la passeggiata panoramica (a piedi) fino alla Laveria Lamarmora, una miniera proprio sul mare con una spledida vista sul Pan di Zucchero. Se invece pedalate la tappa intera ricordatevi che le deviazioni a Mausa per visitare la Miniera di Porto Flavia e a Cala Domestica per un bagno meritano. A Nebida noi avevamo dormito al Villaggio Tanca Piras e cenato alla adiacente Locanda L’Agusteri che ha una vista pazzesca. Dove dormire e mangire a Fluminimaggiore qui.

TAPPA 2: FLUMINIMAGGIORE/GUSPINI – 56km/1.120m D+

La deviazione per la Spiaggia di Piscinas è impegnativa ma è un must, non solo per le dune una volta arrivati al mare, ma anche perchè lungo la discesa incontrerete numerosi elementi della trascorsa attività minerari: tra cui il Pozzo Gal a Ingurtosu e l’imponente rudere della Laveria Brassey. Se avete tempo valutate la possibilità di fermarvi a dormire alla spiaggia di Piscinas, come avevamo fatto noi anni fa. Ci sono sia il bell’Hotel Le Dune di Piscinas che il Camping Sciopadroxiu. Proseguendo sulla tappa invece, si tornerà dalla stessa strada in salita passando poi dal borgo minerario di Montevecchio. una volta arrivati a Guspini, non perdetevi il sito geologico dei Basalti Colonnari, in pieno centro. Pernottamento nella struttura convenzionata B&B L’Agrifoglio di Emy.

TAPPA 3: GUSPINI/DOMUSNOVAS – 76 km /1.130m D+

Alcuni tratti di questo percorso forse sono più da MTB, ma è comunque fattibile anche in gravel scendendo qualche volta dalla bici. Dopo Gonnosfanadiga la possibile deviazione per la vecchia miniera di Perd’e Pibera, che però è bella tosta (non inclusa nella nostra traccia). Non perdetevi il famoso Lavatoio di Villacidro e la Grotta di San Giovanni, la grotta carrozzabile più lunga al mondo, nei pressi di Domusnovas. A Domusnovas ci sono diverse strutture convenzionate per dormire.

TAPPA 4: DOMUSNOVAS/PISCINAS – 75km /920m D+

Si pedala anche oggi molto su sterrato, passando dagli ex Villaggi minerari di Orbai e Rosas, quest’ultimo highlight del giorno. Due piccole varianti permettono di visitare il pozzo sacro di Tattinu e la chiesa campestre di Sant’Elia di epoca bizantina. Si passa poi da Santadi (visitate la Chiesa di San Nicolò) e dal Menhir Luxia Arrabiosa (uno dei più alti della Sardegna). La Posada della Fondazione CMSB si trova nell’ex stazione ferroviaria di Piscinas, che però al momento ci risulta chiusa.

TAPPA 5: PISCINAS/SANT’ANTIOCO – 65km/280m D+

Dopo circa 20 km facili si arriva nei pressi di Porto Pino, dove vi proponiamo un detour fuori traccia per circumnavigare lo stagno e arrivare alle dune per un po’ di relax e un meritatissimo bagno (ci sono bar e ristoranti). Altro detour per visitare i resti della batteria di difesa della seconda guerra mondiale di Candiani, e poi via tra vigneti e stagni lungo un percorso molto bello e vario, a volte “croccante”.  Fermatevi a Tratalias Vecchia per visitare la chiesa romanica di Santa Maria di Monserrato. L’arrivo a Sant’Antioco è spettacolare perchè si pedala in mezzo alle saline, ma occhio al vento contrario. A Sant’Antioco ci sono tantissime sistemazioni, ma vi consigliamo di pernottare presso il MuMA Hostel, che al suo interno ha anche un piccolo ma interessante museo del mare. Noi abbiamo cenato da I due Fratelli.

TAPPA 6: SANT’ANTIOCO/CARBONIA – 57km/300m D+

Tappa facile che permette di passare la mattinata in spiaggia: potete scegliere se a Spiaggia Grande o a La Salina (la nostra preferita)… la traccia passa da entrambe. Si può poi pranzare a Calasetta prima di ripartire per Carbonia (passando dalla necropoli di Loccis Santus) , dove è d’obbligo la visita alla Grande Miniera di Serbariu, dove si trova il Museo del Carbone (prenotate la visita guidata). Pernottamento presso la Posada della Fondazione CMSB e cena alla vicina Pizzeria K2, che fa pizze davvero buone e particolari.

TAPPA 7: CARBONIA/PORTOSCUSO – 41Km/250m D+

Tappa breve in mezzo alle campagne. Consiglamo di non fermarvi a dormire a Portoscuso, ma di prendere direttamente il traghetto da Portovesme per Carloforte, per concedervi due notti nella splendida Isola di San Pietro, come abbiamo fatto noi. Il traghetto impiega circa 40 minuti, orari qui.

TAPPA 8: CARLOFORTE – 35km/440m D+

Quest’isola, dove si parla e si mangia ligure per via della sua storia, ci ha fate innamore. Gli scorci, i fenicotteri, i caruggi, e naturalmente le splendide spiagge: le nostre preferite Girin (non attrezzata) e La Calettina (sul lato sinistro de La Caletta, oltre il chiosco Le Dune, dove si può anche mangiare). Noi non l’abbiamo pedalata, ma la variante verso il faro non sarebbe da perdere. Noi abbiamo dormito a Casa Tonina. Vi consigliamo un pasto da Sandolo Pescheria Ristorante.

TAPPA 9: PORTOSCUSO/IGLESIAS – 35km, 490m D+

Ritornati in traghetto a Portovesme, si passa (o ripassa se ci siete già stati il giorno precedente) da Portoscuso, dove far sosta alla Tonnara Su Pranu.

Lungo il percorso incontrerete diversi Nuraghi e Villaggi nuragici, ma anche soprattutto testimonianze dell’attività mineraria, come la Miniera di Seruci, il Pozzo Castoldi a Bacu Abis e il complesso Minerario di San Giovanni al cui interno si trova la Grotta di Santa Barbara, che consigliamo di visitare (bisogna prenotare). Qui trovate dove dormire e mangiare a Iglesias.