Le Alte Marche sono un una terra ricca che non finisce mai di sorprendere: natura incontaminata, luoghi pieni di storia e mistero, tradizioni enogastronomiche uniche. Un territorio perfetto per essere scoperto con lentezza, una pedalata alla volta.

Viaggiando lungo la Ciclo Appenninica Alte Marche avrete modo di conoscere questo territorio con un itinerario ad anello di 200km e circa 3.200m D+, che tocca 9 comuni: Acqualagna, Cagli, Piobbico, Apecchio, Cantiano, Sassoferrato, Arcevia, Serra Sant’Abbondio e Frontone. Si pedala su piccole stradine di montagna, immersi nella natura e lontano dal traffico. Il percorso CAAM è segnalato molto bene, con cartellonistica dedicata e informazioni circa le caratteristiche tecniche di ogni tratto. In ognuno dei Comuni attraversati dalla ciclovia è anche presente una stazione di ricarica e-bike con colonnina per piccole riparazioni.

Sul sito ufficiale il percorso è suddiviso in 9 tappe molto corte; noi lo abbiamo pedalato in 3 giorni, qui sotto trovate la traccia completa e i nostri consigli di viaggio. Buon divertimento!

COME ARRIVARE

Io sono arrivata ad Acqualagna in bici da casa, ma se arrivate in treno la stazione più comoda è quella di Fano (che dista 41km con 250D+). Se non avete voglia di pedalare, sentite i ragazzi di Marche and Bike che possono organizzare il transfer, o noleggiarvi una bici. Ad Acqualagna, capitale del tartufo, vale la pena visitare l’interessante Museo del tartufo, e l’adiacente Casa Natale Enrico Mattei (fondatore e Presidente di Eni).

Noi abbiamo cenato e pernottato al bellissimo Ca’ le Suore, un agriturismo immerso nella natura alle pendici del Monte Nerone… ma se siete in bici sarà una sfacchinata raggiungerlo.

DAY 1: FURLO/CANTIANO – 76km, 1.390m D+

La Ciclo Appenninica Alte Marche (CAAM) parte ufficialmente dalla pittoresca Gola del Furlo, che non potete perdervi. Fino al vivace centro culturale di Cagli, le cui origini romane del sono ancora visibili, si pedala su un falsopiano… ma poi si comincia subito a salire!

Fermatevi a Piobbico, la città dei brutti (c’è anche un Festival!), per visitare il Castello Brancaleoni, prima di proseguire in direzione di Apecchio, paese incantato circondato da boschi e montagne al confine tra Marche ed Umbria. Se ci arrivate per pranzo, vi consigoiato una sosta al Civico 14+5; qui potrete anche gustare il bostrengo, il dolce dei ciclisti.

Il piccolo borgo di Cantiano, famoso per la Fiera Cavalli, si trova alle pendici del Monte Catria nel cuore dell’Appennino. Per cena dovete assolutamente andare alla Cantina Sociale, dove chef Davide Mioli rivisita piatti della tradizione utilizzando materie prime eccellenti di piccoli produttori locali. Pernottamento da Country House Serendipity… nella cui bella SPA potrete riprendervi dalle fatiche della giornata.

DAY 2: CANTIANO/ARCEVIA – 62 km, 1050m D+

Dopo aver attraversato la spettacolare Gola del Corno del Catria si pedala per un breve tratto in Umbria, prima di arrivare a Sassoferrato. Qui consigliamo di fermarvi per pranzo alla Taverna da Bartolo, nell’incantevole piazza del Centro Storico del Castello (la parte alta di Sassoferrato che dovete assolutamente visitare).

Arrivati in prossimità di Genga, prima delle ultime impegnative salite verso la perla dei monti Arcevia, valutate il detour per visitare il suggstivo Tempio Valadier, incastonato nella roccia della Gola della Rossa e di Frasassi, come abbiamo fatto noi (sono 7km AR pianeggianti, non in traccia. Costo ingresso 6€). Pernottamento al centrale Park Hotel, cena allo storico Ristorante La Baita con i maltagliati di mais otto file, prodotto tipico locale. La Baita non è facilmente raggiungibile in bici, se preferite rimanere in centro consiglamo il Ristorantino Pinocchio.

DAY 3: ARCEVIA/FURLO – 69km, 980m D+

Giornata con molti saliscendi, ma senza lunghe salite come quelle dei giorni precedenti. Si passa prima da Caudino, uno dei nove castelli di Arcevia, e poi da Serra Sant’Abbondio, comune a ridosso del Monte Catria. Per chi avesse tempo e gambe, la deviazione in salita al Monastero di Fonte Avellana vale davvero la pena: sono 7km con 250m D+ solo andata (non in traccia).

Si arriva poi a Frontone, dove c’è da affrontare l’impegnativa salita al Castello (1km al 14%), che però non potete saltare perchè è lì in alto ch si trova il cuore dell’antico borgo, che è un vero e proprio terrazzo sulle Alte Marche. Sosta per pranzo alla Taverna della Rocca con la tipica crescia di Frontone, che viene preparata al momento sulle braci del camino… e che per noi hanno fatto in versione veg senza strutto. Chiudiamo l’anello ritornando a Cagli e poi ad Acqualagna.