Abitate a Milano e vi sembra impossibile sfuggire al traffico per godervi una giornata in bicicletta?

Sembra incredibile, ma si può partire da Milano in bici e pedalare tra campagne, corsi d’acqua e tanta natura. Vi proponiamo alcuni degli itinerari cicloturistici di una giornata che amiamo di più nei dintorni di Milano, alla scoperta di luoghi molto vicini e pieni di fascino. Potete scaricare le tracce dalla raccolta Nei dintorni di Milano su Komoot, che è costantemente aggiornata con nuovi percorsi.

ABBRACCIAMI

AbbracciaMI è la circle line ciclistica di Milano. È un progetto per la mobilità sostenibile che è stato lanciato nel 2018 e promosso dal Comune di Milano con l’Associazione Milano Bicycle Coalition all’interno del programma “La città intorno” di Fondazione Cariplo. Un anello di circa 65 km su piste ciclo-pedonali e strade secondarie che corre attorno alla città, e che permette di scoprire una Milano sorprendente, fuori dalle rotte turistiche. Antichi quartieri, parchi, corsi d’acqua, luoghi di periferia in trasformazione… Zone che sono spesso sconosciute anche a chi, come noi, a Milano ci abita da tanto tempo. Si può percorrere sia in senso antiorario che orario (la traccia che vi proponiamo noi) e pedalare con qualsiasi tipo di bici, ci sono alcuni sterrati quindi occhio se siete con la bici da corsa.

MILANO/LECCO

Da Milano si può arrivare a Lecco senza mai pedalare in strada, percorrendo 75km interamente su piste ciclabili: un itinerario facile e vario, davvero splendido.

Da Milano si inizia pedalando lungo il Naviglio della Martesana, sulla ciclabile interamente asfaltata, fino a Cassano d’Adda (dopo 30 km circa, servito dal passante). Si passano Cernusco, Gorgonzola e Inzago. Occhio che nei week-end questa parte del percorso può essere molto affollata, soprattutto nelle ore centrali della giornata.

Il secondo tratto segue il corso del Adda ed è quasi interamente sterrato. È la parte più bella e interessante. La prima sosta che vi consigliamo è a Crespi d’Adda, un antico villaggio operaio oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Si arriva poi a Trezzo sull’Adda, con la sua antica centrale idroelettrica, che è il luogo perfetto per una piccola sosta (un gelato o un aperitivo al baretto con vista Centrale). Noterete altre antiche centrali procedendo lungo il percorso ed anche l’Eco Museo dedicato a Leonardo da Vinci, che in queste zone compì diversi studi in campo idraulico. Si passa il celebre ponte di ferro di Paderno e si arriva poi a Imbersago, dove con il traghetto leonardesco – che sfrutta le correnti del fiume Adda per spostarsi – si può arrivare sull’altra sponda del fiume dove c’è un ristorante in cui noi ci fermiamo spesso per la pausa pranzo, che offre specialità a base di pesce di lago.

Man mano che ci si avvicina a Lecco il paesaggio cambia ancora e si pedala con vista sul Monte Resegone. Si costeggia il lago di Garlate, poi il famoso scorcio “manzoniano” a Pescarenico e infine si entra a Lecco. Da qui si rientra a Milano comodamente con circa 40 minuti di treno.

I TRE NAVIGLI

I navigli, gli antichi canali artificiali milanesi, sono il modo migliore per evadere dalla città in bicicletta. Vi proponiamo un percorso ad anello che segue 3 vie d’acqua, con partenza e ritorno dall’Alzaia. Partiamo lungo il Naviglio Grande, il più antico dei canali; una volta ad Abbiategrasso imbocchiamo il Naviglio di Bereguardo, per poi tornare in città lungo il Naviglio Pavese.

Questo itinerario di 70 km circa, che può essere pedalato anche in senso inverso, offre molti scorci pittoreschi, come quello che si ammira dal ponte di Gaggiano, e tanti pit-stop o deviazioni possibili, come quelle all’Abbazia di Morimondo e al ponte delle barche di Bereguardo.

L’itinerario può anche essere diviso in più uscite, in modo da raggiungere anche Vigevano, Pavia e la Certosa di Pavia, che richiederebbero deviazioni più significative, ma che valgono decisamente la pena di essere visitate.

Se non ci siete mai stati, concedetevi un pranzo da Agostino Campari ad Abbiategrasso: cucina i piatti della tradizione in maniera fantastica, e il carrello dei bolliti è da urlo.

LINATE/CASTELLO DI PESCHIERA/IDROSCALO

Questa è un’uscita più breve, di circa 40km, ma varia e divertente.

Si parte dal Parco Forlanini e si è subito a Linate: pochi lo sanno, ma c’è una ciclabile che costeggia l’aeroporto, pedalare mentre gli aerei partono e atterrano di fianco a tè è decisamente una cosa strana, ma divertente. L’itinerario passa dal bel Castello di Peschiera Borromeo e dal parco della Besozza, si rientra poi a Milano via Idroscalo, piacevolissimo da pedalare con la sua ciclabile. Lungo il percorso si incontrano diversi bei tratti di gravel e diverse cascine.

MILANO/DIGA DI PANPERDUTO

La Diga di Panperduto, sul Ticino, e le opere ad essa collegate, sono un gioiello d’idraulica industriale che rappresenta un grande patrimonio culturale, storico, ambientale del territorio.

Lasciata Milano, questo itinerario di 80km, vi permetterà di raggiungerla pedalando lungo il Canale Villoresi, che non è uno dei Navigli di Milano, ma con i suoi 86 km è il secondo canale artificiale più lungo d’Italia. Il canale attraversa terreni agricoli, boschi, parchi e oasi da cui partono a loro volta altri itinerari e percorsi ciclabili. Se non l’avete mai pedalato, è decisamente arrivato il momento di farlo.

Una volta arrivati alla Diga di Panperduto, sarà possibile visitarla, prima di tornare a Milano in treno. La stazione più vicina è Somma Lombardo.

A Panperduto ci sono anche un bar/ristorante, un ostello e un museo.