
CICLISTE PER SCELTA, CICLISTE PER CASO
«Vai, vai, vai!»
Vado, vado! Spingo sui pedali veloce; se smetto cado, se continuo così prendo velocità e sbatto contro quel muro là in fondo.
Un brivido di piacere e di paura passa dagli occhi sgranati ai piedi: vado senza rotelle! Per qualche incredibile magia sto in equilibrio!
Quarant’anni dopo, e decine di cadute e ginocchia sbucciate dopo, la magia rispetto allo stare in equilibrio si è un po’ affievolita ma sulla sella della mia bici, mentre pedalo per Milano, io mi sento sempre un’anarchica felice.
Il bello di andare con la bici in città è che posso passare col rosso, dopo essermi protesa a sbirciare a destra e a sinistra. Ma il bello è anche che posso decidere di fermarmi ad aspettare il verde e tirare il fiato, quelle mattine che le gambe non vanno.
Il bello è scivolare di fianco alla macchine in fila, scattare prima di tutti, oppure rallentare e seguire il ritmo dei pensieri. Perché la bicicletta modifica...