Le Canarie sono un arcipelago spagnolo di otto isole nell’ Oceano Atlantico, al largo delle coste africane. Sono dei paradisi naturali che offrono una varietà straordinaria di paesaggi e possibilità per gli amanti dell’outdoor, uno dei luoghi con maggior biodiversità al mondo. E la cosa incredibile è che in qualsiasi periodo dell’anno il clima è perfetto!

La Graciosa, Lanzarote, Fuerteventura, Gran Canaria, Tenerife, El Hierro, La Gomera, La Palma, sono le otto isole di origine vulcanica che compongono l’arcipelago delle Canarie. Esplorarle in bicicletta è un’esperienza meravigliosa. Un’avventura tra imponenti vulcani e spiagge paradisiache con acque cristalline, boschi lussureggianti, distese brulle e scogliere vertiginose. E se alzi lo sguardo c’è un cielo incredibile pieno di stelle!

Questa volta sono partita da sola, perché purtroppo Linda aveva degli impegni lavorativi, ma è stato comunque un viaggio ricco ed emozionante, che mi ha permesso di staccare la spina. Ho pedalato cinque delle otto isole in modalità bickepaking, pernottando a volte in tenda, a volte in b&b o pensione, e utilizzando i traghetti per spostarmi dall’una all’altra. Ho scelto di partire con una MTB (la mia Specialized Epic) perché a Lanzarote, Fuerteventura e la Graciosa ho pedalato principalmente off road, su strade spesso sabbiose o con fondi disconnessi, e anche per avere dei rapporti più agili per le impegnative salite di Gran Canaria e Tenerife. È un viaggio che consiglio vivamente, perché è una vera e propria piccola avventura. Perchè ogni isola è diversa, in grado di regalare paesaggi ed esperienze uniche. E poi perché quando da noi è inverno lì si sta benissimo e si fa il bagno!

Sul nostro profilo Komoot trovate una raccolta con tutte le tracce divise per giorni. Più sotto, in questo articolo, i miei consigli di viaggio isola per isola, con indicati anche b&b, ristoranti e altre cose che mi sono piaciute. Date un occhio anche ai video sul nostro canale Youtube. Buona strada!

COME ARRIVARE

Io ho volato con Easyjet, perché fuori stagione offre voli molto economici e soprattutto voli diretti. L’andata su Lanzarote, il ritorno da Tenerife Sud: sono circa 4 ore di volo a tratta. Easyjet accetta le bici con un supplemento di 50€ a tratta. L’ aeroporto di Lanzarote è piccolo e fuori ha un comodo spazio per rimontare la bicicletta, ha anche un grande bagno per cambiarsi proprio vicino all’uscita. L’itinerario proposto si può ovviamente percorrere anche al contrario ma, per via dei forti venti che ci posso essere, vi consiglio di pedalarlo in questa direzione.

COME SPOSTARSI

La soluzione più comoda e più rapida per spostarsi tra le isole delle Canarie è il traghetto. Le distanze sono brevi, i collegamenti numerosi e si possono acquistare i biglietti direttamente al porto. Consiglio comunque di dare un occhio agli orari sui siti di Lineas Romero e Fred Olsen Express.

LA GRACIOSA

Quest’isola è il piccolo tesoro delle Canarie, la meno conosciuta e più tranquilla dell’arcipelago: il luogo perfetto per chi è in cerca di un po’ di solitudine e ama il contatto con la natura. È uno dei pochi luoghi d’Europa in cui non ci sono strade asfaltate, ma solo piste sabbiose perfette per essere percorse in bicicletta alla ricerca di una spiaggia selvaggia.

L’isola è interamente Parco Naturale e, nel momento in cu scrivo, è vietato il campeggio. (Ci sarebbe però uno spazio dedicato gratuito, controllate prima di partire se lo hanno riaperto qui basta registrasi per poterne usufruire.) Io ho soggiornato a Caleta del Sebo, unico villaggio dell’isola, presso la semplice Pension Enriqueta, adiacente all’omonimo ristorante (35€), e ho cenato con dell’ottimo pesce da El Veril. Quando l’ultimo traghetto con i turisti delle gite in giornata parte, La Graciosa diventa un luogo davvero magico.

Per arrivarci prendete un traghetto da Orzola (Lanzarote), la traversata dura 20 minuti.

LANZAROTE

Lanzarote è sinonimo di vulcani, campi di lava, rocce nere e rossastre dalle forme stravaganti che contrastano con le case bianche dei pueblos, le splendide spiagge di sabbia dorata e l’azzurro del mare. Lanzarote è anche la prima destinazione al mondo ad avere ottenuto la certificazione Biosphere Responsible Tourism.

Gli incredibili paesaggi di Lanzarote e le sue piste gravel mi hanno stregata! Vi consiglio di non perdere il Mirador del Rio (con la statua del celebre artista César Manrique, che ha riqualificato molte zone dell’isola) e la sua spettacolare strada panoramica; l’antica città di Teguise – ex capitale di Lanzarote – a cui si arriva pedalando lungo la vecchia strada sterrata; il Castillo di San Gabriel ad Arrecife; Caleta Famara; il Parco Naturale dei Vulcani e il Parco Nazionale di Timanfaya… Attraversare questi due parchi naturali per me è stato come pedalare sulla luna. Non sono invece riuscita ad arrivare a Punta del Papagayo, ma pare sia splendida per fare il bagno. Voi andateci! E non dimenticate di assaggiare il vino di La Geria, che viene coltivato nel terreno lavico con una tecnica davvero particolare.

Per i pernottamenti: la costa occidentale è piena di grandi alberghi e resort, non ci sarà nessun problema per trovare un alloggio. Io ho dormito presso l’attrezzatissimo Sands Beach Rresort, dove vanno anche molti triatleti per allenarsi d’inverno. La costa orientale invece è più selvaggia, io ho campeggiato tra le rocce laviche nei pressi di La Santa (attenzione a Lanzarote non è permesso il campeggio libero, perciò state attenti: montate la tenda tardi e partite presto!). A Teguise ho mangiato molto bene presso La Cantina.

FUERTEVENTURA

Ci vogliono solo 30 minuti di traghetto da Playa Blanca (Lanzarote) per arrivare a Corralejo.

Appena sbarcata nella cittadina, un po’ troppo turistica per i miei gusti, sono subito partita in direzione di El Cotillo, una località costiera più tranquilla, pedalando lungo una fantastica pista sterrata di 20km con vista sul mare e sulle acrobazie dei surfisti al tramonto.

Fuerteventura è un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare, con chilometri di splendide spiagge di sabbia bianca o dorata, e acque cristalline. È famosa anche per il surf, il widsurf, e il kitesurf, non a caso è spesso battuta da forti venti. Oltre ad aver visitato la costa settentrionale, ho pedalato anche sulla celebre spiaggia di Sotavento e mi sono goduta po’di relax (e fatto anche un bel po’ di bagni) sulla spiaggia di Jandia, nei pressi di Morro Jable. Come per Lanzarote, non sono riuscita ad arrivare ad una delle spiagge più famose, Cofete, ma in bici richiedeva una deviazione molto lunga e sabbiosa.

Se però ero pronta alla bellezza delle spiagge di Fuerteventura, quello che mi ha colta impreparata è stato l’entroterra, fatto di paesaggi austeri, infinite piste gravel tra le montagne di terra rossa e paesini in cui il tempo sembra essersi fermato. Non perdetevi la bellissima salita tra Betancuria e Pajarà, e il pernottamento a Betancuria, che la sera praticamente priva di turisti. Io ho soggiornato e cenato presso Casa Princess Arminda, una struttura semplice, ma molto particolare e accogliente (pernottamento, cena e colazione 65€).

Pernottamenti e pasti: anche a Fuerteventura teoricamente è proibito il campeggio libero, ma io non ho avuto problemi. Noterete anche molti furgoncini di surfisti parcheggiati vicino alle spiegge. El Cotillo: cena con un panino al cheviche buonissimo presso Pitaja e pernottamento presso Cotillo House . Buona colazione da Cocotè Cafè. A Morro Jable: pranzo presso Beach Bar El Rayon direttamente sulla spiaggia.

Il traghetto per Gran Canaria parte da Puerto de Morro Jable e impiega circa 2 ore: ci sono poche partenze al giorno, informatevi sugli orari con anticipo.

GRAN CANARIA

A Gran Canaria è stata subito un’altra cosa! Prima di tutto Las Palmas è una vera e propria grande città, una capitale cosmopolita famosa per la vita notturna, dove non sembra nemmeno di essere su un’isola. Poi ho subito capito perché viene chiamata il “continente in miniatura”. Partendo dallo storico barrio Vegueta di La Palmas, un vero e proprio gioiello ricco di edifici storici, nell’arco di poche ore ho pedalato attraverso paesaggi totalmente diversi: una vegetazione lussureggiante prima, poi attraverso città molto costruite, poi ancora lungo gole profonde, vette ricoperte da boschi di pini, caldere vulcaniche e impressionanti scogliere. Le spiagge le ho viste solo da lontano mentre salivo sulle montagne, ma Maspalomas è la principale destinazione turistica dell’isola ed è caratterizzata da splendide dune.

Io invece ho deciso di arrampicarmi su per il bellissimo e faticosissimo Barranco de Guayadeque, dove ho cenato e trovato ospitalità nella grotta del Ristorante Tagoror. Sono poi arrivata al Roque Nublo, un impressionante monolito che svetta sul panorama vulcanico circostante, e ho visitato gli incantevoli pueblos di Tejeda e Artenara (qui ho dormito presso una delle strutture rurali di Artenatur). Infine sono scesa di nuovo verso la costa percorrendo l’incredibile Tirma Road, una strada forestale sterrata di circa 20 km attraverso le pinete del Parco Naturale di Tamabada. Sicuramente una delle esperienze più belle dell’intero viaggio, perché questa è una delle zone meno alterate dall’uomo di tutta Gran Canaria.

Da non perdere anche la panoramica strada litoranea GC-200 in direzione Agaete, le piscine naturali di Puerto de Las Nieves e una notte in una finca: io ho alloggiato presso lo splendido Hotel Rural Las Longueras nella valle di Agaete.

Ci sono diverse Zone de Acampada dove è possibile campaggiare, come a Llanos de la Pez, dove si gode anche di una stupenda vista sul Roque Nublo.

TENERIFE

Il traghetto impiega un ora e venti minuti a percorrere la tratta tra Agaete-Puerto de las Nieves (Gran Canaria) e Santa Cruz de Tenerife.

Tenerife è l’isola più grande, popolata e visitata dell’arcipelago delle Canarie. Offre tantissime cose da fare… Ma per noi ciclisti la più speciale è sicuramente scalare il Teide.

Il vulcano Teide, con un’altitudine di 3.715 m, è la vetta più alta della Spagna ed è stato dichiarato Patrimonio Naturale dell’Umanità. Da qualsiasi lato si voglia affrontarla, è una salita lunga e con un dislivello importante (alla fine quasi 3.000m D+). Ma quando si arriva in cima, la straordinaria visione della caldera, delle centinaia di coni e delle rocce, fa subito dimenticare la fatica. E di notte è anche un luogo magico per contemplare le stelle. È semplicemente un’esperienza incredibile!

Da non perdere: il polpo bollito con le papas arrugadas e mojo rosso (tipiche di tutte le Canarie) nei ristorantini appena fuori dal Mercado de Nuestra Senora de Africa di San Cruz; un giro nel bel centro storico di La Laguna e a Vilaflor; una passeggiata sul lungomare da Los Cristianos a Playa de Las Americas… Ovviamente con delle soste per fare il bagno!

Pernottamenti: ho campeggiato nella bella pineta della Zona de Acampada de Las Raices, è gratuito ma bisogna registrarsi sul sito. A Vilaflor ho cenato e pernottato presso il caratteristico El Sombrerito; a Los Cristianos ho trovato una pensione semplice ed economica: Pension Playa.

Al Bike Point Tenerife (Las Americas), al prezzo di 10€, potrete trovare uno scatolone in cui imballare la vostra bici prima di tornare a Casa. Con 10€ aggiuntivi ve lo imballano loro. Da lì sono 20 minuti di taxi per raggiungere l’Aeroporto di Tenerife Sud, costo della corsa 23€ circa.