Io sono trentina! Quando qualcuno mi chiede di dove sono, io rispondo subito così, con fierezza, anche se a contare gli anni, ormai, sono più quelli in cui ho abitato altrove. Ma a Riva del Garda ho trascorso la mia infanzia, lì sono cresciuta, lì ci sono i miei primi ricordi. E in qualche modo mi sento di quel luogo, mi sento di essere fatta della stessa sostanza di quel luogo: decisa come le pareti di roccia che si tuffano a picco nel lago, un po’ selvaggia come i boschi che coprono le montagne, un po’ impetuosa come l’Ora che soffia forte il pomeriggio, solare come il clima mite che permette agli ulivi, ai limoni e alle bouganville di crescere rigogliosi.

E insomma, anche se sono rivana e torno spesso a trovare mio papà (e qualche volta ho pure pedalato in zona), al celebre Bike Festival non ci ero mai stata, e non mi ero mai informata più di tanto su tutti gli itinerari in Mtb che si possono fare da quelle parti. Una grave mancanza, perché ora che ho fatto quest’esperienza posso dire che… Woow, è assolutamente da rifare!

Ma partiamo dall’inizio, il Bike Festival. Io non ho mai visto una cosa così. Centinaia di espositori che espongono e vendono di tutto, dal calzino al casco: bici, abbigliamento, occhiali, protezioni, accessori… tutto quello di cui potresti aver bisogno e ancora di più. Un vero e proprio luna park per chi è appassionato di Mtb e, più in generale, di bici. E poi gare a cui partecipare, spettacoli di bike flip, corsi di yoga, talk, dj set, birra a fiumi e migliaia di appassionati da tutta Europa che pedalano e se la godono. E così ho fatto anche io!

Ok, ammetto di aver osato troppo buttandomi subito in una gara di E-Enduro… senza nemmeno sapere bene cosa fosse l’enduro e senza aver mai pedalato una E-Mtb. Ma è stata comunque una bella esperienza, anche se in effetti mi sono ritirata dopo il secondo “stage” cronometrato su single trek di difficoltà S4 (vanno da S0 a S5) per proseguire in autonomia per un giro più soft. La scoperta delle selle telescopiche (non ridete, non ne sapevo davvero niente!) e soprattutto delle E-Mtb mi ha però folgorata. Ho testato una Specialized Turbo Levo SL con cui mi sono trovata benissimo, che mi ha fatto ricredere in merito all’idea, chiaramente sbagliata, che le bici assistite fossero solo per gente poco allenata o più su con l’età. Ora so che l’assistenza aumenta non solo la resa, ma anche il divertimento!

Ma parliamo dei percorsi, perché questa è la parte che mi ha davvero conquistata.

Probabilmente vi sembrerò di parte, perché come detto a Riva del Garda ci sono cresciuta, ma il Garda Trentino è davvero il paradiso dell’outdoor: hotspot della Mtb dell’intero arco alpino, offre anche la possibilità di fare tante escursioni a piedi, arrampicate, vela, windsurf, o anche un semplice tuffo in uno dei tanti laghi della zona… Ma torniamo alla bici, perchè nella fantastica cornice del Garda Trentino, tra le montagne che si affacciamo sul lago e la natura rigogliosa, si snoda una fitta rete di percorsi, per tutti i gusti e tutte le gambe. Non solo Mtb, ma anche Gravel. E per chi ama viaggiare, come noi, senza fermarsi due notti nello stesso posto, c’è anche la possibilità, attraverso una bella rete di ciclabili, di raggiungere altre zone…

Percorsi da non perdere, che ho pedalato, sono sicuramente quello lungo la vecchia strada del Ponale fino al lago di Ledro (o su fino a Punta Larici), che offre scorci mozzafiato sul lago di Garda; il giro del Monte Brione, con sosta al forte; la salita al bellissimo Lago di Tenno, passando per il borgo medioevale di Calvola; il tour delle Marocche lungo il Sarca, che vi trasporterà in un paesaggio quasi lunare.

Sicura di vedervi presto a pedalare a Riva del Garda e dintorni, vi lascio qui la descrizione di questi e molti altri percorsi che potete pedalare in zona.