Ci siamo siamo fatte un week-end a Bolzano per scoprire il capoluogo dell’Alto Adige e per pedalare alcuni degli itinerari del Giro delle Dolomiti, una storica manifestazione ciclistica per BDC di una settimana, che prevede 6 tappe molto varie e divertenti, partendo sempre da Bolzano.

Lo diciamo tutti spessissimo: pedalare in Alto Aldige è un’altra cosa! Ma poi, quando è un po’ che non ci vai, rimani sempre colpito, e la differenza col resto d’Italia sembra ancora più evidente.

Cominciamo parlando di Bolzano, che è una città bellissima e ha tanto da offrire sotto tutti punti di vista… ma che ci ha colpite molto anche per l’estremo rispetto che c’è tra tutti i fruitori della strada: automobilisti, ciclisti e pedoni. Il centro, tutto ciclo-pedonale, è pieno di cartelli rossi che invitano al rispetto. Appena si esce da questa zona è tutto una ciclabile perfetta e curatissima, che permette di arrivare in ogni angolo della città, e ben oltre. (Anni fa abbiamo pedalato dal Brennero a Verona, proprio passando da Bolzano, lungo la Ciclopista del Sole, ne parliamo qui.)

VALDURNA – 73 km, 1.370 D+

Si parte dal centro di Bolzano seguendo la bella ciclabile lungo il torrente Talvera fino a Castel Roncolo, famoso per i suoi affreschi.

Fin qui è quasi tutta piana, ma ora si comincia a salire davvero. Nel primo tratto ci sono una serie di gallerie che però sono larghe e ben illuminate, alcune delle quali comunque si possono evitare pedalando sulla strada vecchia. Dopo l’ultima galleria si apre l’ampio e verdissimo altipiano della Val Sarentino, con i suoi dolci declivi e le vette alpine a fare da sfondo. Si imbocca poi la Valle di Valdurna e si entra davvero in un altro mondo, un angolo di pace fatto di fitti boschi, paesini di montagna e masi, per arrivare al bellissimo laghetto omonimo, dove finisce la strada. Merita una visita la chiesa di San Nicolò, che conserva alcuni degli affreschi più belli dell’Alto Adige. Da non perdere il giro del lago che si può fare sia a piedi che con bici gravel.

Si torna a Bolzano percorrendo la stessa strada.

RENON – 59 km, 1.350 D+

Questo è un giro ad anello che parte subito forte con l’impegnativa salita tra vigneti e meleti fino al Renon, che però volendo si può evitare prendendo la comodissima funivia proprio da Bolzano.

L’altopiano del Renon, che si trova a 1.000 slm, è un posto magico: 15 curatissimi paesini immersi nella natura che si affacciano sull’incredibile panorama delle Dolomiti. È un luogo famoso per la villeggiatura già dall’inizio del ‘900 che offre davvero tanto: sentieri escursionistici di ogni livello, percorsi MTB, attrazioni naturali, molti eventi, masi in cui rilassarsi e ottimo cibo. Noi ci siamo prese il tempo per andare a vedere la stazione di Collalbo, dove arriva il famoso trenino, e le piramidi di terra… e ovviamente ci siamo fatte un pranzo tipico in un maso!

Di nuovo in sella si prosegue in direzione di Chiusa, principalmente in discesa (ma non manca qualche bello strappo). Il rientro a Bolzano si fa invece sul fondovalle, seguendo la perfetta ciclabile dell’Isarco, costruita sulla vecchia ferrovia.

CONSIGLI PRATICI

Abbiamo soggiornato nel centro di Bolzano nel bellissimo Parkhotel Luna Mondschein, che ha anche un posto sicuro per le biciclette. Sopo il secondo giro, lo staff gentilissimo ci ha lasciato fare la doccia nella SPA, prima di tornare a casa in treno.

Ecco invece i ristornati in cui abbiamo mangiato, tutti davvero consigliatissimi: Ristorante Vögele (Bolzano), Birrificio & Osteria Batzen (Bolzano), Hotel Fischerwirt (lago di Valdurna), Gasthaus Bad Siess (Monte di Mezzo – Renon). La cucina alto-atesina è deliziosa… non perdetevi il Kaisershmarren, il nostro dolce preferito!